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Vini dei Colli di Parma
Sposi di una prelibata gastronomia
Una ricca tradizione
Nei libri di storia, si ricorda ancora quell’illuminato artefice e innovatore delle ‘cose di campagna’ che fu Antonio Bizzozero. L’idea di qualificare in Provincia di Parma la coltivazione della vite (‘Bacco ama il colle, e sul colle rimanga il suo tempio e il suo culto…’) fu da lui sostenuta ed ebbe subito numerosi seguaci. Si era ai primi del ‘900; fino ad allora nelle campagne sporadici filari di vite (Lambrusco, Barbera, Croatina…), inframmezzati da gelsi, lasciavano il passo alle culture foraggere…era un vino antico, perfettamente ‘contadino’, che serviva a placare la sete e ad insaporire la tavola (‘’zuppa’ compresa). Una più moderna coltura della vite prese corpo soprattutto nei luoghi prediletti dal clima e dalla tessitura geologica: la collina parmense fa Val d’Enza e Val Stirane.
Una selezione naturale
Fra i primi ‘vignaiuoli’ che seguirono le orme del maestro si ricordano le Aziende Cavalli di Torrechiara, Briand e Caumont di Felino, Zileri di Arola…L’opera sapiente dei viticoltori ha portato nel tempo a risultati sempre più entusiasmanti, accompagnati da una continua selezione dei vitigni. Nel 1978, riuniti in un Consorzio di Tutela, i viticoltori danno vita ad una ulteriore qualificazione del prodotto, che presto prende la meritata DOC: nascono i vini Colli di Parma. In testa c’è la famosissima Malvasia (dall’omonimo vitigno Malvasia di Candia), poi il Sauvignon (anche con metodo Champenoise) ed, infine, il Rosso Colli di Parma (da uve Barbera e Bonaria) suggella un trittico d’alto lignaggio. Il Consorzio, nei suoi capitolati, prescrive le rese massime per ettaro e tutti i diversi disciplinari di produzione che, a tutela del consumatore, assicurano la più elevata qualità di prodotto.
Sposi di una prelibata gastronomia
La Malvasia Colli di Parma è un vino bianco frizzante che si sposa benissimo con i salumi tipici parmensi e con i primi piatti tradizionali, come gli anolini o i tortelli d’erbette. Il Sauvignon, servito fresco, è un bianco che accompagna elegantemente il Prosciutto di Parma (ottimo anche con i piatti di pesce). Il Rosso Colli di Parma accompagna invece splendidamente gli arrosti, i brasati, il Parmigiano-Reggiano e, soprattutto, i bolliti tipici della cucina parmense.